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Desideri fare una pausa dal bagnasciuga senza mai allontanarti dai panorami naturali e dal profumi dell’isola? Aggius, piccolo borgo di pietra in cui sventola la Bandiera Arancione del Touring Club Italiano dal 2005 a oggi, è una delle mete più apprezzate in Gallura per la bellezza dei parchi naturali che lo circondano.
Luogo dall’atmosfera fiabesca, il parco Santa Degna è la dimora di oche, tartarughe e carpe. Il laghetto artificiale che li accoglie è proprio il cuore del parco. Un romantico ponte di legno dà la possibilità di scattare foto panoramiche e raggiungere l’altra riva del lago per immergersi nella fitta vegetazione.
Il laghetto di Santa Degna un tempo non esisteva, al suo posto vi era un ruscello, Lu Riu Mannu. Questo fiumiciattolo si faceva largo in mezzo alle rocce e per questo veniva chiamato anche La Pitraia (in italiano “pietraia”). Qui le donne del paese lavavano i panni con una particolare lisciva, le ceneri bianche della legna bruciata e poi lavata dalle piogge, un detergente naturale efficace e profumato.
Dal piazzale in pietra davanti al laghetto prende il via un percorso che porta ai ruderi della chiesa di Santa Degna, da cui il parco prende il nome. Un’alternativa più rilassante potrebbe essere quella di riposarsi sotto gli alberi nella aree attrezzate della piazzetta e nel bosco. Oltre che nel chiosco, ci si può infatti accomodare nelle varie panchine e tavoli in pietra vicini al laghetto.
Dal laghetto di Santa Degna comincia la strada panoramica di Aggius. La via circonda il paese attraversando la corona montuosa che fa da sfondo al borgo. Se si gira a sinistra in direzione di Trinità d’Agultu la strada porta alla Valle della Luna, se la si percorre tutta si raggiunge invece il Parco Capizza, l’ideale per rilassarsi dopo un’escursione sul Monte della Croce o sul Monte Fraili.
Se sei un appassionato di miti e leggende, devi sapere che il Monte della Croce è l’ambientazione di una delle leggende più conosciute del borgo. Si racconta che nei terribili anni delle faide che hanno tormentato la Gallura del ‘700 e ‘800, un diavolo era solito affacciarsi dall’alto del monte “Tamburu” e urlare “Aggius mio, Aggius mio, quando verrà il giorno in cui ti porterò via in un turbine”. Poi finalmente, nella seconda metà dell’800, arrivò un missionario e trovò un rimedio al tormento degli aggesi, salì sulla cima del monte della Croce e vi affisse una croce di ferro (oggi ancora lì), liberando tutti gli abitanti dalla maledizione.
Per chi ama collezionare cartoline di paesaggi naturali, la Valle della Luna è un’altra meta imperdibile in mezzo al verde che circonda il borgo di Aggius.
Proprio dietro al paese e al suo maestoso Resegone, si estende una piana, conosciuta come Piana dei Grandi Sassi, per via delle numerose rocce di granito che la rendono simile a una superficie lunare. Generalmente, chi si avventura tra le strade sterrate della valle, si diverte a dare spazio all’immaginazione, ricercando nelle rocce in granito profili di persone, animali e oggetti. Ne è un esempio la famosa roccia del Frate incappucciato, vicino alla chiesa di San Filippo.
Tra i panorami da immortalare nella Valle della Luna, c’è sicuramente il lungo rettilineo che divide la piana in due aree. Il Resegone e il lontano monte Limbara sullo sfondo rendono il paesaggio l’ambientazione perfetta per uno “spaghetti western”. Un’altra imperdibile cartolina può essere scattata dal belvedere, mentre si fa aperitivo nel chiosco.
Proprio vicino al belvedere inizia un altro dei sentieri che attraversano la valle. Mentre lo si percorre, è possibile vedere muretti a secco e arbusti da frutto, come piante di corbezzolo e di more selvatiche, oltre alla vista di mucche che brucano l’erba sotto il sole o all’ombra di qualche quercia da sughero. Alla fine del sentiero si arriva al suggestivo Nuraghe Izzana, uno dei più grandi della Gallura. Anche qui il paesaggio merita uno scatto da portare a casa tra i ricordi più inediti della vacanza in Gallura.