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Se cerchi i posti più belli da vedere in Sardegna non può mancare questo gioiello con le sue viuzze strette dove si fondono storia e archeologia, artigianato e bellezze naturali. Fascino medioevale e tradizione sarda si mescolano sapientemente in questo caratteristico borgo ai confini della Gallura occidentale, che le è valso il riconoscimento tra i Borghi più belli d’Italia.
L’anno della fondazione, a opera della famiglia genovese Doria, risale al 1270 e per un periodo di 300 lunghi anni Castelsardo divenne “Castelaragonese” e visse sotto la dominazione spagnola. Oggi conserva intatto tutto il fascino del suo passato e regala una vista mozzafiato sul Golfo dell’Asinara e fino alla Corsica.
Un profilo riconoscibile fin dal primo sguardo: Castelsardo si presenta su un promontorio, dominato dalle mura e dal Castello dei Doria (ancora intatto e aperto ai visitatori). Costruito nel XIII secolo dalla famiglia genovese, rappresenta il fiore all’occhiello di Castelsardo insieme alla torre campanaria a picco sul mare della cattedrale cinquecentesca di Sant’Antonio.
Mentre sei alla guida sulla strada panoramica, proprio sul ciglio della strada, ti imbatterai in una curiosa formazione rocciosa che ricorda la sagoma di un elefantino e che è famosa appunto come Roccia dell’Elefante. Si tratta di un grande masso trachitico color rosso ruggine che domina la vallata e che a causa dell’erosione del vento e degli agenti atmosferici ha assunto nei secoli la forma curiosa di un pachiderma seduto. Molti si soffermano a fare una foto proprio per queste sue strane fattezze, ma i più attenti sanno che questo simpatico elefantino contiene al suo interno le Domus de Janas, o le cosiddette case delle fate, usate per il rito della sepoltura in periodo prenuragico. Un’importante testimonianza della storia sarda che è sopravvissuta fino ai nostri giorni.
Tra le vie di pietra strette e tortuose si respira l’aria della tradizione, soprattutto quella artigianale. L’arte dell’intreccio è considerata una delle peculiarità’ nell’ambito dell’artigianato artistico della Sardegna e Castelsardo eccelle nella realizzazione di cestini fatti a mano. Essendo un luogo affacciato sul mare, le donne del paese, custodi di antichi saperi, usano principalmente giunco, grano e palma nana per realizzare cesti di tutte le forme e dimensioni, con decori unici. Per poterle osservare all’opera basta addentrarsi nelle viuzze: si trovano lì, accomodate sull’uscio di casa, a praticare l’arte antica dell’intreccio mentre chiacchierano con i turisti più curiosi che vogliono conoscere il segreto della loro arte.
Un’arte non scritta, tramandata di generazione in generazione, ma documentata nel Museo dell’Intreccio Mediterraneo, allestito all’interno del Castello, dove poter osservare gli usi, gli impieghi e i decori dei cesti, non solo di Castelsardo, ma di tutte le culture del Mediterraneo.
Inserito nel circuito dei Borghi più belli d’Italia anche per il suo fascino paesaggistico, si resta incantati dai panorami mozzafiato e gli scorci caratteristici che si aprono come finestre sul mare. La stessa Piazza Duomo sembra una grande terrazza che si affaccia sul golfo, dove convogliano le vie principali, popolate da palazzi storici come Palazzo Loggia e il Palazzo di Eleonora d’Arborea, le boutique, i ristoranti e le gelaterie ad allietare la visita in questo piccolo gioiello del Nord Sardegna.
Pochi chilometri separano Castelsardo da Isola Rossa. Alternare giornate al mare con la scoperta del territorio e delle tradizioni dell’isola è il modo migliore per conoscere la Sardegna e portare a casa non solo una vacanza ma una vera e propria esperienza in un luogo magico e senza tempo.